Breve documento sulla salute e sullo stile di vita sana a cura del Prof. Giuseppe Botta
Le chat delle mamme sono letteralmente invase da messaggi che sempre più spesso parlano di streptococco, febbre alta, tonsillite, ecc., e di conseguenza della necessità di fare tamponi e di somministrare antibiotici a largo spettro di azione. Ebbene, ci vuole calma, tanta calma. Il batterio in questione, cioè lo streptococco beta-emolitico di gruppo A, dà mal di gola, febbre, ingrossamento dei linfonodi sotto l’angolo della mandibola con l’eventuale presenza di placche biancastre sulle tonsille, ma non dà né tosse né raffreddore. Qualche volta può anche essere asintomatico ed allora non occorre trattarlo. Come comportarsi se ci sono dei sintomi sospetti? E’ necessario contattare il pediatra di famiglia, il quale deciderà se sottoporre o meno il bambino al test rapido per lo streptococco, ossia un tampone faringeo totalmente gratuito, che dà il risultato nel giro di qualche minuto.
Passare dalla soglia di sensibilizzazione e conoscenza della malattia ad un vero e proprio allarme sociale non è assolutamente giustificato.